logo

Se leggi “at“ la @, Innov@tiva diventa InnovAttiva. Innovare per attivare è il senso che vogliamo dare alla nostra web school, una scuola non convenzionale di formazione permanente su cultura digitale, cultura d’impresa e startup.

Via Padre Luigi Amigò,
71013 – San Giovanni Rotondo (FG)
info@innovattiva.com

Innovattiva

articolo-nano-influencer

La rivincita dei Nano Influencer

Chi sono e perché potrebbero recuperare terreno sui “big”.

Viviamo nell’era di influencer stellari e crescenti micro-influencer con almeno 10.000 follower che riescono ad avere un buon seguito e a dire la loro in un determinato contesto.

L’influencer marketing è senza dubbio uno dei metodi migliori per raggiungere audience ad ampio raggio attraverso persone considerate ingaggianti, con buona reputazione e credibili nei loro mercati di riferimento. Ovvio che ogni azienda vorrebbe far pubblicizzare i propri prodotti e servizi da influencer e blogger di maggior successo.

Ma cosa sta accadendo oggi nel mondo dell’influencer marketing? Gira ancora tutto intorno a Chiara Ferragni e altri personaggi da milioni di follower?

A quanto pare il mercato sta cambiando e le aziende, o almeno una parte di esse, iniziano a virare verso influencer più abbordabili e genuini: i cosiddetti Nano Influencer.

Chi sono i Nano Influencer?

Si tratta di persone che hanno dai 1000 ai 5000 follower e sono disposti a pubblicizzare prodotti sui social media. Ovviamente la loro mancanza di fama è una delle qualità che li rende più accessibili.

Allo stesso tempo vengono percepiti come più genuini dal pubblico, come se a consigliare un determinato prodotto fosse un amico, un parente, una persona “reale” e tangibile di cui ci fidiamo.

Perché i brand preferiscono i Nano Influencer?

  • Innanzitutto perché è sicuramente più facile rapportarsi ad un Nano Influencer, che avrà tempo per comunicare non solo con l’azienda, ma soprattutto con la sua audience e rispondere tempestivamente a domande, commenti e richieste di informazioni sul prodotto sponsorizzato
  • Sono poco costosi: in cambio di prodotti gratis o di una piccola commissione, crediti da convertire in buoni da spendere su alcuni siti ecc., sono tendenzialmente disposti a comunicare il messaggio che l’azienda vuole trasmettere
  • La definizione delle comunicazioni è semplice: bastano un brief, qualche keyword, hashtag obbligatori, mention ed eventuali rimandi a siti o landing page specifiche e il gioco è fatto!
  • Numero di utenti raggiungibili: se ci pensate, fornire un prodotto a 100 Nano Influencer con un bacino di utenza di un migliaio di persone ciascuna, permette alle aziende di raggiungere lo stesso numero di persone di un influencer blasonato, ma con costi per l’azienda limitati alla materia prima o poco più. Altro vantaggio: dal momento che la maggior parte degli utenti “social” ha tra i propri seguiti almeno un Nano Influencer, diventa facile capire come non saranno necessarie azioni di advertising mirate con budget più o meno corposi. Basterà il potere della rete a far estendere il livello di diffusione e penetrazione del messaggio e, di conseguenza, del prodotto o servizio sponsorizzato.

Ci sono delle regole?

Ovviamente si. In campo normativo ci sono ancora delle lacune e, in generale, poca chiarezza nella gestione del fenomeno influencer, nella dichiarazione delle remunerazioni, nel fatto che le sponsorizzazioni siano rese palesi e via di seguito.

Nelle sue missive l’Autorità Antitrust invita aziende ed influencer a rendere chiaramente riconoscibile la finalità promozionale del proprio messaggio inserendo avvertenze e/o hashtag quali: #pubblicità, #sponsorizzato, #advertising, #ad #inserzioneapagamento, o, nel caso di fornitura del bene ancorché a titolo gratuito, #prodottofornitoda; diciture alle quali bisogna far sempre seguire il nome del marchio. In questo modo si rende palese la collaborazione di natura commerciale tra l’azienda e l’influencer.

Pur non essendoci una contro-prestazione in denaro, le aziende o le attività commerciali che stringono accordi con i Nano Influencer devono comunque rispettare delle regole poiché di solito si assicurano in questo modo post a tutti gli effetti “pubblicitari” nei loro feed di Instagram. Altrettanto trasparenti dovranno essere i post dei Nano Influencer.

Ora sai che non è necessario chiamarsi Chiara Ferragni per ottenere ricavi sponsorizzando prodotti e servizi che magari utilizzi ogni giorno. Certo i guadagni non sono paragonabili e non ti consentiranno di essere un giorno a Parigi e il giorno dopo a Los Angeles, ma se questa è la tua passione e vorresti farne un lavoro a tutti gli effetti, da qualche dovrai pur iniziare, no?

Se vuoi scoprire di più sul mondo dell’influencer marketing e in generale su Instagram, partecipa al prossimo Instagram Day di Innovattiva in programma venerdì 16 novembre presso il Coworking Smart Lab di Manfredonia (Fg). Ultimi posti disponibili!

Sestilia Moscariello
Latest posts by Sestilia Moscariello (see all)

seguici su

Copyright © 2021 Innovattiva di Antonio Augello
Via Francesco Morcaldi, 5, 71013, San Giovanni Rotondo (FG)
All Rights Reserved – P.I. 04229430717
Designed by exodia.tech | Privacy Policy ODRCookie